Autoanalisi in Farmacia

Chi entra in farmacia non lo fa solo per acquistare un prodotto, ma per ricevere il consiglio del farmacista sapendo di trovare un professionista preparato e pronto ad accogliere le sue richieste in qualunque momento.

L’autoanalisi del sangue in farmacia, resa possibile dalla legge 69/2009, la cosiddetta legge sulla Farmacia dei Servizi, è un servizio che offre molte possibilità al farmacista.

Prima di tutto consente ai pazienti di controllare in autonomia alcuni parametri, quando si sospetta una malattia.
Nel caso di pazienti cronici offrire un servizio di autoanalisi in farmacia significa fornire a medico e paziente indagini di primo livello accurate, rapide e sempre accessibili per un migliore controllo dell’efficacia della i una terapia e per limitare le complicanze. Inoltre con questo servizio il farmacista, partecipando a campagne di screening e prevenzione, si assume l’impegno di contribuire al miglioramento del benessere e della salute nel nostro Paese.

La farmacia non è più intesa solo come un luogo di dispensazione di medicinali, ma anche un presidio che offre servizi specifici per la salute e il benessere. L’obiettivo di questo sito è quello di offrire a tutti i farmacisti informazioni utili sull’autoanalisi QuiPuoi, nell’ottica di un servizio sempre più qualificato e di valore per i propri clienti.

CLINICA

Il punto autoanalisi QuiPuoi in Farmacia rappresenta un’opportunità per contribuire sia ad identificare precocemente condizioni fisiopatologiche alterate che non hanno ancora raggiunto una evidenza clinica sia per il follow up del paziente già affetto da una patologia diagnosticata. In tema di autoanalisi, le aree di interesse principale comprendono le patologie cardiometaboliche e quelle renali.

LA SINDROME METABOLICA

Con il termine “sindrome metabolica” viene indicato un insieme di fattori di rischio legati a condizioni che aumentano la possibilità di sviluppare patologie cardiovascolari e diabete. In particolare la diagnosi clinica include:

  • i parametri relativi al profilo lipidico: colesterolo totale, colesterolo HDL e LDL, trigliceridi, notoriamente molto importanti per la valutazione del rischio cardiovascolare. I principali parametri del profilo lipidico, sia misurati in laboratorio su sangue venoso sia in Farmacia, presentano elevata variabilità preanalitica interindividuale, che è molto alta soprattutto per i trigliceridi. Nella interpretazione dei dati è da tenere in considerazione, l’assunzione di farmaci che possano interferire con la determinazione quali diuretici, beta-bloccanti, estroprogestinici, anabolizzanti steroidei. Il prelievo va eseguito sul paziente in posizione seduta, poiché l´ortostatismo induce un aumento della colesterolemia totale del 10% circa. Si suggerisce cautela quindi nella interpretazione clinica in presenza di variazioni modeste dei parametri lipidici che potrebbero rientrare nella variabilità totale del parametro e non in reale riduzione o aumento.
  • i livelli circolanti degli enzimi epatici: gamma glutamil-transferasi (GGT) e transaminasi (GPT o ALT e GOT o AST) per avere una iniziale indicazione della funzionalità epatica, poiché spesso la sindrome metabolica si associa anche a steatoepatite non alcolica.

L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA

Una condizione oggi frequente e molto subdola nel manifestarsi è l´insufficienza renale cronica, cioè l’incapacità progressiva del rene a svolgere le sue funzioni, spesso associata a diabete e ipertensione arteriosa di lunga durata.

In questo caso, è utile la determinazione, con l’autoanalisi in Farmacia, di parametri quali:

  • azotemia e creatininemia che possono può dare iniziali indicazioni sulla funzionalità renale.
  • il livello di acido urico (uricemia) nel sangue, frequente in presenza di patologia cronica renale e in forme pluri dismetaboliche.

CARATTERISTICHE TECNICHE DEL POCT

La tecnologia dei sistemi per il Point Of Care Testing (POCT) – cioè la strumentazione tecnica per la determinazione delle analisi biochimiche cliniche in Farmacia – è di tale livello da garantire prestazioni analitiche nella maggior parte dei casi sovrapponibili a quelle ottenute dalla strumentazione dei laboratori centralizzati. È evidente che un risultato ottenuto rapidamente ed agiatamente è sicuro solo se è accurato, senza sostanziali differenze rispetto agli standard garantiti da un laboratorio centrale.
La 98/79/EC è una direttiva europea che regolamenta i produttori di strumentazione POCT attraverso la dichiarazione delle caratteristiche tecniche che la strumentazione adibita a tale uso deve possedere.

CRITERI DI VALIDAZIONE TECNICA

La validazione tecnica di strumentazione analitica per la determinazione delle analisi biochimiche cliniche in Farmacia richiede un iter di valutazione analogo a quello svolto in laboratorio analisi cioè:

  • prove di accuratezza analitica, basate sulla valutazione del risultato ottenuto dalla strumentazione rispetto ad un siero di controllo, a titolo noto, che la ditta aggiudicatrice deve fornire; la mancata fornitura dei sieri di controllo con l’apparecchiatura fornita rappresenta un criterio di esclusione per l’aggiudicazione della strumentazione, data la definizione di POCT quale “servizio di Medicina di Laboratorio, dotato di un proprio Sistema Qualità, che utilizza sistemi diagnostici (strumentazione + reagenti) posizionati accanto al paziente”;
  • prove di precisione (concordanza tra le repliche della misura) del metodo di analisi, da svolgere per ogni analita da determinare che preveda un numero di repliche di misura sufficiente (almeno sette);
  • valutazione della ricettività strutturale dell’apparecchiatura all’interno del locale considerando che il percorso del paziente per effettuare la determinazione sia adeguato del rispetto della privacy e della sicurezza.

La Sicurezza di qualità, in tutte le sue accezioni, è vitale per il POCT e deve essere continuamente garantita e monitorata.

DOCUMENTAZIONE

Tutta l’attività sopra elencata deve essere documentata in forma di “Procedure Operative Standard” in accordo con quanto raccomandato dai produttori e dagli standard professionali ed opportunamente archiviata secondo protocolli interni, al fine di registrare e certificare la qualità della prestazione svolta. Tra le registrazioni da effettuare deve essere sempre presente una procedura per la rilevazione e la denuncia di ogni evento avverso riconducibile alla gestione del POCT.

CONTROLLO DI QUALITÀ ESTERNO

È auspicabile, seppur non sempre di facile applicazione, l’istituzione di una procedura di confronto periodico dei dati analitici (valutazione esterna di qualità, VEQ), con un laboratorio centrale, dotato di strumentazione più complessa, di riferimento, a cadenza almeno semestrale, al fine di assicurare la totale sovrapponibilità della qualità della prestazione analitica svolta in Farmacia con quella del laboratorio. I risultati della VEQ devono essere sempre adeguatamente registrati ed archiviati.

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